° USA-CINA : chi avrà la meglio e perchè



La battuta d'arresto dell'economia mondiale inizia a farsi sentire e il clima di incertezza per il futuro che si è venuto a creare, fa aumentare le incomprensioni tra i politici (e non solo), sia a livello nazionale che internazionale.

La paura e l'incapacità di comprendere ciò che accadrà stanno prendendo il sopravvento. Si cerca un colpevole, qualcuno contro cui puntare il dito, per alleggerirsi di un fardello che sta diventando ormai sempre più pesante. Si iniziano a fare i conti con scelte sbagliate e sensi di colpa da sopportare.

In questo scenario già di per se preoccupante, le tensioni tra USA e CINA si inaspriscono sempre di più; il Partito Comunista di Hong Kong, sempre più vicino a Pechino,  non vuole cedere alle pressioni di Washington.

Trump minaccia sanzioni, e fa saltare tutti gli accordi sottoscritti con l' ex colonia inglese.

E rincara la dose :

"Tanti danni e morti per colpa loro" (con riferimento ai cinesi).

Anche l'OMS ne fa le spese (niente più finanziamenti), accusata di essere "totalmente controllata" da Pechino.

Il Presidente Trump sembra non darsi pace. Solo pochi mesi fa l'economia americana era solida con un tasso di disoccupazione pari al 3,8%, mai nella storia era stato conseguito un risultato migliore, ma dopo la diffusione del Covid-19 tutto è cambiato, lo scenario si è totalmente ribaltato. Milioni di americani hanno perso il lavoro nell'arco di poche settimane.

La Federal Reserve è prontamente intervenuta, ma resta la consapevolezza che l'azione della FED  non basterà a ricreare posti di lavoro in tempi relativamente brevi; si stima  che prima della fine dell'anno i disoccupati potrebbero arrivare a 50milioni.

La Cina invece pur essendo stata la prima nazione dove si è diffuso il virus, è forse quella che ha subito meno danni di tutti e il governo è già pronto a spendere cifre da capogiro per sostenere la propria economia, anche se quest'anno, per la prima volta, non è stato comunicato alcun obiettivo di crescita economica, questo a sottolineare come l'incertezza regni sovrana a livello globale.

Il 19% del PIL nazionale è ottenuto grazie alle esportazioni e nel breve periodo questo fattore potrebbe essere determinante per un riduzione dell' occupazione che per ora si aggira intorno al 5,9% ossia 30milioni di persone (anche se potrebbero essere 80milioni se si tiene conto di quelli non registrati e provenienti dalle zone rurali).

Pechino quindi  sta aggiustando il tiro per aumentare i consumi interni e sta investendo in infrastrutture, oltre 500 trilioni di dollari, per lo sviluppo delle zone rurali occidentali
(G West Policy).

Sono in programma anche investimenti(141miliardi di dollari)  per spostarsi da un'economia manifatturiera, quindi basata sulle esportazioni, ad una economia ad alta tecnologia che porterà la Cina ad essere un paese sempre più competitivo nell' hi-tech.

Come andrà a finire? Ce la fara' la Cina a realizzare questi progetti ambiziosi senza far lievitare ulteriormente a dismisura il suo debito pubblico?

Probabilmente si, e Trump ne è già consapevole.





Commenti

  1. Spero che Trump & Co prendano da subito seri provvedimenti, di quelli senza precedenti.
    Se si arrivasse anche vicino ai 50 milioni di disoccupati Usa....sarebbe una catastrofe

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    1. Purtroppo è proprio quello che potrebbe accadere. La Fed ha fatto tanto ma non basterà per far ritornare l'occupazione a livelli accettabili in tempi brevi.
      Venerdi ci sono i NFP e capiremo presto cosa sta accadendo e cosa ci aspetta

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